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Bonus ristrutturazione, con il Decreto Rilancio detrazioni fino al 110%. Come funziona?

Il bonus ristrutturazione edilizia 2020 viene confermato definitivamente con la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale del nuovo decreto Rilancio”.

Con l’emergenza Coronavirus infatti, gli incentivi e le agevolazioni fiscali a favore dell’edilizia sono state considerate importanti manovre a sostegno dell’economia, del lavoro e delle politiche sociali.

È importante sottolineare che attualmente si fa riferimento al testo pubblicato in Gazzetta. Per eventuali modifiche e/o conferme bisognerà però attendere il classico iter parlamentare. Sulle varie normative interverranno prima il MISE – Ministero per lo Sviluppo Economico – e poi si procederà con le linee guide dell’Agenzia delle Entrate, per l’attuazione definitiva dei decreti.

Stai per ristrutturare casa e vorresti approfittare delle nuove agevolazioni? Ti piacerebbe saperne di più sul bonus ristrutturazione ma non hai le idee chiare sull’argomento? Di seguito una piccola guida su questo punto saliente del nuovo decreto ministeriale!

Bonus ristrutturazione: cos’è e come funziona


Il bonus ristrutturazione punta sulla capacità delle imprese edilizie di rilanciarsi sul mercato – forti della garanzia dello Stato – sotto due punti di vista: da un lato, adempiendo agli ingenti impegni finanziari e fiscali senza il peso eccessivo delle spese; dall’altro, aumentare la platea di clienti incentivando la domanda sugli interventi di riqualificazione e ristrutturazione “eco”.

L’intenzione è dunque di rimettere in moto il mercato edilizio puntando a due manovre chiave:

  • Innalzamento delle agevolazioni Ecobonus Sismabonus al 110% (di norma, rispettivamente, del 75 e dell’85%) per l’incentivazione di tutte le opere di riqualificazione energetica, sismica e ambientale di case e palazzi;
  • Possibilità di trasformare le detrazioni fiscali in un vero e proprio sconto sull’importo da pagare in fattura, oltre che sul credito d’imposta cedibile.

    L’agevolazione andrebbe a coprire nello specifico le spese sostenute dal contribuente nel periodo dal 1° luglio 2020 fino al 31 dicembre 2021.

Bonus ristrutturazione: requisiti e tipologie di lavori ammessi


Vuoi sapere nello specifico se puoi approfittare del bonus ristrutturazione? Ti interessano le agevolazioni e stai già pensando di fare quei lavori che rimandi da anni?

Di seguito l’elenco completo dei beneficiari che dovrebbero accedere al bonus:

  • Istituti autonomi case popolari (IACP) e simili;
  • Cooperative edilizie a proprietà indivisa, salvo i casi in cui l’attività non sia svolta nella sede stessa intestata alla società;
  • Condomini, sia per prima che per seconda casa;
  • Non rientrano gli interventi effettuati da “persone fisiche – al di fuori dell’attività di impresa, arti e professioni – su edifici unifamiliari diversi da quello adibito ad abitazione principale“;
  • Sono consentiti gli interventi in regime Super Bonus 110% per le seconde case ma solo se non sono villette unifamiliari.

Tipologie di lavori ammessi

Ecco nello specifico le tipologie di lavori che potresti prendere in considerazione:

  • Interventi di isolamento termico (come il cappotto termico), sulle superfici opache verticali e orizzontali. Le superfici in questione dovranno rappresentare almeno il 25% della superficie disperdente lorda dell’intero edificio. Il tetto di spesa massimo consentito è di 60mila euro, da moltiplicare per il numero delle unità immobiliari componenti l’edificio. I materiali utilizzati dovranno rientrare nelle nei requisiti CAM (Criteri Ambientali Minimi), predisposti dal Ministero dell’Ambiente. Si tratta di requisiti ecologici a cui le Pubbliche Amministrazioni devono fare riferimento per la scelta dei progetti, produzioni o servizi con il miglior profilo ambientale lungo il ciclo di vita;

Altri interventi

  • Interventi sugli impianti di climatizzazione invernale alle parti comuni degli edifici, da implementare con impianti anche per il riscaldamento, raffreddamento e fornitura di acqua calda. La spesa massima coperta è di 30mila euro, da moltiplicare per il numero delle unità immobiliari dell’edificio;
  • Interventi antisismici – ammissibili su zone sismiche 1,2 e 3 – sugli edifici coperti da polizza assicurativa sul rischio di eventi calamitosi;
  • Interventi di recupero o restauro degli edifici, inclusi la sola pulitura o tinteggiatura esterna;
  • Installazione di impianti solari fotovoltaici connessi alla rete elettrica;
  • Installazione di infrastrutture specializzate per la ricarica di veicoli elettrici negli edifici.

Ulteriori informazioni

È importante sottolineare che il bonus ristrutturazione edilizia 2020 è applicabile solo se i lavori a casa o negli edifici consentiti siano accompagnaticon almeno uno degli interventi inseriti nell’agevolazione, di cui sopra. Insomma, per farti un esempio: hai bisogno di cambiare gli infissi di casa? Se accompagni quest’intervento di ristrutturazione primaria a un secondo intervento “eco”, cambiando ad esempio gli impianti di climatizzazione, potrai approfittare del bonus al 110%.

Inoltre, per poter accedere all’agevolazione gli interventi devono garantire un miglioramento di almeno 2 classi energetiche dell’edificio. Ti faccio presente che dovrai certificare il salto di classe in modo certo e inoppugnabile. L’Attestato di Prestazione Energetica (APE) fa riferimento anche ai ponti termici, compresi i perimetri delle porte finestre, aperture finestre e terrazzi, che dovrebbero quindi essere comprese negli interventi. Allora, sei pronto per ristrutturare casa gratis?

Per qualsiasi informazione aggiuntiva, ulteriori consigli e suggerimenti, puoi contattarci in ogni momento. Noi lavoriamo per te costantemente. Anche durante questo periodo di incertezza.

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